sabato 19 gennaio 2008

Libertà e integrazione

Così come sono state presentate le forme di integrazione, la scelta sembra scontata. Ovvero un pluralismo culturale che non annulli le differenze, che faccia vivere più punti di vista sul mondo e sulla vita, un pluralismo culturale come conseguenza e condizione per l'apertura, per l' emancipazione, per il relativismo.

Quello che all'inizio potrebbe apparire come un grosso sforzo, potrebbe diventare un'abitudine, una condizione stessa di vita. Abituarsi tutti i giorni a cose diverse, a piccole differenze che colorano la nostra esistenza quotidiana tanto da cadere nella noia nel momento in cui non ci fosse cambiamento alcuno, tanto da provocare una vertigine di smarrimento quando si ricerca un punto di riferimento, tanto da avere un senso di vuoto se privati del cambiamento.

Una condizione in cui una fusione, una sintesi, talvolta è naturale e necessaria nei punti di contatto, se si vuole comunque vivere, condividere, e partecipare assieme.
Il pluralismo è una condizione non facile, che potrebbe avere bisogno anche dell' assimilazione come strategia di integrazione. Quando si tratta di rispettare valori che per noi non sono marginali, ma fondamentali. Perché la compenetrazione di più culture sia possibile è necessaria anche una fusione nei punti di contatto, un' assimilazione non per esercitare un potere coercitivo, ma per allargare quanto più possibile lo spazio per la nostra emancipazione, per la nostra espansione di vita, per la nostra libertà. Perché non saremmo mai liberi in assenza di regole, senza il rispetto delle regole, non saremmo mai liberi se non ci rispettassimo l'un l'altro, non saremmo mai liberi se ci prendiamo la libertà di limitare la libertà di qualcun altro.

Il discorso sull'integrazione allora diventa una questione di libertà, di riconoscimento di reciproche libertà. Uno stare assieme che arricchisca le nostre libertà e non le limiti, che arricchisca le nostre libertà di vedute, libertà economiche, libertà di movimento, che arricchisca le nostre libertà di pensiero nella misura in cui amplificando i nostri orizzonti, le nostre potenzialità, espandiamo le nostre scelte, le nostre libertà potenziali. Perché essere più ricchi di idee è essere più liberi di scegliere.


Nessun commento: