venerdì 29 agosto 2008

Efeso, San Giovanni e l' Apocalisse

Efeso fu una delle più importanti città antiche della Turchia, allora Asia Minore. Dapprima greca, poi romana, città protetta dalla dea della fecondità, Artemide, a cui era consacrato un maestoso tempio considerato una delle sette meraviglie del mondo.
Efeso che divenne capitale della provincia romana dell' Asia Minore, è stata profondamente legata al cristianesimo; è qui che l'apostolo Paolo venne a predicare la buona novella, condannando il culto di Artemide, affrontando la folla di pagani dalle scalinate del grande teatro in grado di accogliere fino a 25000 spettatori. Tuttavia le sue parole caddero nel vuoto per secoli, infatti la città divenne cristiana solo tre secoli più tardi, e per altre motivazioni. Ed è qui che la Vergine e San Giovanni vissero a lungo, fino alla fine delle loro esistenze. E' qui che, forse ispirato dalle dolci colline che abbracciano la città, o perché prossimo ad una età che ricorda la morte, San Giovanni scrisse l'Apocalisse. Testo forse dall'esigenza politica più che religiosa, scritto in un periodo critico di persecuzioni dei cristiani, intorno al 95 D.C., allo scopo di infondere loro coraggio, fiducia in una vittoria del bene sul male, una vittoria della Chiesa sull'impero romano e sul culto dell'imperatore.
Il quale divenuto cristiano secoli dopo, eresse sulla tomba di San Giovanni un'enorme basilica, sulla sommità di una collina per ammirare il mare poco distante, la vallata e per meditare sulla fine del mondo.
La casa della Vergine, la tomba di S. Giovanni, le colline e le rovine di Efeso, i paesaggi che hanno ispirato l' Apocalisse. Terre mistiche, luoghi sacri, la Turchia ne è piena. Questo è luogo di pellegrinaggio per gli stessi cattolici, ben tre papi sono venuti negli ultimi cinquant'anni, l'ultimo Benedetto XVI solo due anni fa, rovine immerse in una tranquilla area di campagna, alle spalle di un piccolo villaggio, Selçuk, che vive del turismo alimentato da queste vecchie pietre. L'area è pulita e gli odori sono da macchia mediterranea, il rumore delle cicale è assordante e il mare che una volta arrivava sin qui si è ritirato di qualche chilometro. Il problema della convivenza religiosa qui non è sentito, è accettato come normale, del resto l'Islam si legittima come continuazione dell'ebraismo e del cristianesimo, per cui tali religioni sono considerate come "sorelle minori", è normale avere in casa qualcosa di sacro anche per qualcun altro, e quel che più stupisce è che loro sappiano di noi molto più di quanto noi sappiamo di loro. Sarà dovuto alla presenza di numerose comunità cristiane, ad eredità di secoli, fatto sta che tale sbilanciamento deve essere colmato, frequentando di più le moschee.


martedì 5 agosto 2008

Luoghi Sacri


La Turchia é un paese pieno di luoghi sacri, sarà per la sua posizione di ponte tra Europa e Medio Oriente e tra paesi mediterranei, che tante leggende, tanti riferimenti biblici e storici delle tre grandi religioni monoteiste siano legate a queste terre. Luoghi sacri per l' Ebraismo, per il Cristianesimo e per l'Islam. Viaggiando per questi luoghi cosi' prossimi al Medio Oriente, culla della spiritualità, ci si rende conto di quanto siano intrecciate queste religioni, le nostre religioni, di come abbiano comuni origini. L'evoluzione delle stesse sono differenti sfumature di stessi concetti.
Pertanto é possibile trovare la casa dove é morta la Vergine, i luoghi in cui ha predicato San Paolo, o dove San Giovanni ha vissuto gli ultimi anni della sua vita e probabilmente dove ha scritto l' Apocalisse, ispirato dalle colline di Efeso a ridosso del Mar Egeo, il monte Ararat dove si dice fu custodita e si trovi tutt'ora cio' che resta dell' Arca di Noé, e la città dove fu ucciso Abramo, Şanlı Urfa.
Secondo la leggenda infatti, Abramo piuttosto che convertirsi alla religione del re, si getto' nel vuoto dall'alto della cittadella, allora chiamata Edessa, o venne messo al rogo, a seconda delle versione che si preferisce e proprio nel punto in cui cadde si formo' una vasca piena di pesci; o nel momento in cui il corpo di Abramo inizio' ad essere lambito dalle fiamme, queste si trasformarono in acqua e crearono la vasca con le sacre carpe.


In ogni caso leggende di differenti versioni concordano nel dire che la morte di Abramo, tramite intercessione divina, abbia provocato la creazione della sacra vasca. Inutile dire che indipendentemente da quale versione della leggenda si creda, il re dinanzi ad un simile prodigio si converti alla religione di Abramo. I pesci che abitano le sacre vasche sono sacri anch'essi e i fedeli veramente devoti sono soliti bere anche un po' dell' acqua che pare abbia capacità miracolose.


Tutto cio' avvenne, ed avviene ad Urfa, una città nell'est della Turchia, non lontana dal confine siriano, una città piena di riferimenti biblici, infatti non solo Abramo, ma anche Giobbe e S. Giorgio si dice che siano passati di qui ed è tutt'ora una città considerata sacra per i turchi che ogni anno vi si recano in pellegrinaggio.