Una festa
Il buco della mia generazione:
sono io in immobile contemplazione
dell'acqua e della danza
-vernice caseosa in un ribollire di membra-
mentre tamburi elettrici
mentre tamburi elettrici
scimmiottano i fragori dell'Africa.
Bianchi e Neri
guide e colonizzatori,
in un brano di cemento sottratto ai trattori,
si divertono o fingono di farlo:
bivaccano mangiano rubano ai fratelli
in cerca a loro volta d'un guadagno.
Il rispetto preteso nell'afa alcolica d'un garage
si tramuta subito in rissa: vetro e minacce
da sedare a forza di braccia.
Il resto si trascina fino al lumeggiare
delle Sirene: la Giustizia che illumina il mondo a cui nessuno appartiene.
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