martedì 29 aprile 2008

Cappadocia, parte II

Mentre si procede lungo una dorsale montuosa, ecco che all'improvviso appare una vallata disseminata di sorprendenti sagome appuntite. Lo spettacolo è qualcosa di fantastico, semplicemente irreale.

L'altopiano è costituto da un morbido terreno vulcanico, formato dalle ceneri eruttate dai vulcani Erciyes Dağı, Hasan Dağı, e Melendiz Dağı. Millenni di erosione hanno poi modellato il terreno, dando vita a un particolarissimo paesaggio. In alcuni punti brevi corsi d'acqua hanno scavato strette gole; in altri dove alle ceneri vulcaniche sono frammiste rocce più resistenti, ci sono coni, colonne, torri, pinnacoli che raggiungono i 30 m d'altezza.

I colori cambiano di continuo, all'alba la roccia acquista tonalità rosa pallido, a mezzogiorno il sole la fa diventare bianca, e la luce della sera la colora di giallo e ocra.























































2 commenti:

Anonimo ha detto...

Davvero belle foto, il seppia le rende magiche. Beato te che ti sei rifatto gli occhi e bravo perché sei riuscito a rendere l'idea.
Saluti e ad maiora

clickclick ha detto...

Attilio caro, come tı va?
Son Contento che segui il blog, ieri qui é stato un primo maggio molto particolare, e probabilmente vado a Efeso questi giorni..la vıta qui é pıü che intensa ehehe

spero di avvicinarmi sempre all'idea che vorrei esprimere, fammi notare se proprio talvolta non riesce , un abbraccio