lunedì 17 novembre 2008

Iniziative contro la Camorra

Domani presso l'Auditorium della Regione Campania si terrà un incontro aperto al pubblico. Invito chunque si trovi nei pressi di Napoli ad andare. Per maggiori informazioni andate su http://www.studenticontrolacamorra.org/

"Presentazione dati campani VIII edizione del Questionario AntiCamorra" on 18 November at 10:00.

Event: Presentazione dati campani VIII edizione del Questionario AntiCamorra
What: Informational Meeting
Host: STUDENTI CONTRO LA CAMORRA
Start Time: 18 November at 10:00
End Time: 18 November at 13:30
Where: Auditorium Regione Campania, Italy



"Presentation of data Campania Region, Italy, the eighth edition of antimafia Questionnaire" on 18 november at 10,00 am
students against the Mafia


Da Il Mattino di lunedì, Novembre 17, 2008

di DANIELA DE CRESCENZO

Via da Napoli? Il quaranta per cento dei ragazzi intervistati dall’associazione studenti napoletani contro la camorra risponde sì. È solo uno dei dati che emergono dal questionario sottoposto anche quest’anno (l’iniziativa è all’ottava edizione) dall’associazione a più di seimila giovani napoletani. Le risposte, tutte allarmanti, saranno presentate domani alle 10,30 presso l’auditorium della Regione (centro direzionale-isola C3). Oltre ai rappresentanti dell’associazione, e a centinaia di giovani campani coinvolti nell’indagine, saranno presenti il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni; il prefetto Alessandro Pansa; il presidente dell’Amesci Enrico Maria Borrelli; la coordinatrice delle associazioni antiracket e Silvana Fucito; e il portavoce della fondazione «A voce d’e creature», don Luigi Merola, Quaranta ragazzi su cento, dunque, vogliono lasciare la città: un dato sconcertante soprattutto se si considera che altri 35 giovani su cento rispondono di non essere certi di voler restare. E preoccupa anche la linea di tendenza: lo scorso anno il 2 per cento in meno degli intervistati si diceva pronto a partire. Sono tanti i dati destinati a far riflettere e a far discutere: se resta troppo alta la percentuale di giovani che conferma di conoscere personalmente un camorrista, la stragrande maggioranza dice di aver acquistato almeno una volta merce contraffata e il 17 per cento dice di aver addirittura comprato oggetti rubati. Il concetto di legalità, dunque, resta sempre molto vago nella mente dei nostri ragazzi e la voglia di fuga sembra legata più alla mancanza di lavoro, alla difficile situazione economica, che alla volontà di liberarsi della camorra. Del resto anche negli anni scorsi le risposte furono scoraggianti. Nel 2007 uno studente su tre disse di pensare che nella camorra ci fosse qualcosa di buono, 249 (il 4 per cento) vedevano nei camorristi degli eroi e 871 (14 per cento) riconoscevano alla malavita il merito di garantire un lavoro. E, a quanto pare, i risultati di quest’anno restano in linea con quelli degli scorsi anni. Se addirittura non peggiorano, come nel caso della voglia di fuga. L’associazione anticamorra chiede, dunque, al mondo politico di riflettere. E, soprattutto, di intervenire. «Dopo il clamore suscitato dall’annuncio di Roberto Saviano di abbandonare la sua terra - dice - c’è stata una levata di scudi da parte di premi Nobel, classe politica e società civile in difesa dei diritti di libertà e sicurezza dello scrittore. Occorre che la stessa attenzione venga posta sulla nostra “meglio gioventù” che fugge non vedendo un futuro possibile nei nostri territori». E il presidente dell’Amesci (l’associazione di promozione sociale che all’iniziativa ha collaborato) Enrico Maria Borrelli lancia un appello: «Chiediamo alla politica di offrire ai giovani l’opportunità di confidare in un cambiamento scongiurando il rischio che i nostri territori si spopolino di ricchezze e di intelligenze, lasciando che dalla Campania oltre ai cervelli fuggano anche i cuori e le speranze dei giovani»

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