Chi pensate che sia?
sabato 29 settembre 2007
Who are You?
Chi pensate che sia?
Lo Stereotipo
Da Stereotipi e Pregiudizi di B.M. Mazzara:
" I caratteri nazionali
[...] L' idea di base è che i diversi gruppi nazionali siano caratterizzati da una sufficiente omogeneità dal punti di vista delle sensibilità, delle attitudini, delle disposizioni comportamentali, degli orientamenti valutativi, tanto da potersi parlare appunto di uno specifico carattere tipico di quella nazione, il quale risulterebbe non solo da una comune matrice culturale, ma anche proprio dalla larga diffusione di determinati tratti psicologici. Ne derivano descrizioni sommarie delle singole nazionalità che sono fra i migliori esempi di stereotipi: insieme di credenze, spesso anche se non sempre negative, circa le caratteristiche degli appartenenti a un determinato gruppo (in questo caso definito in relazione alla nazione) tali da orientare le aspettative e gli orientamenti valutativi nei loro confronti.
I caratteri nazionali sono da sempre oggetto di attenzione non solo da parte degli scienziati sociali, ma anche da parte di scrittori e filosofi, che hanno individuato in questo tema un'occasione per riflettere sulla natura umana e sulle differenze tra gli uomini. D'altra parte essi sono patrimonio del senso comune, specie in versioni ipersemplificate e rozze, e come tali argomento di facezie e ironie. I contenuti di tali stereotipi sono noti: i tedeschi rigidi e ostinati, conformisti e deferenti verso l'autorità, amanti dell'ordine e dell'efficienza, sensibili alle ragioni del collettivo più che a quelle dell'individuo; gli inglesi riservati e controllati, formali, dotati di senso pratico e di humor ma privi di calore umano, attenti alle regole, individualisti e competitivi; gli italiani fantasiosi e simpatici orientati alla comunità' particolare ( soprattutto la famiglia) più che al collettivo sociale, inconstanti e superficiali, spontanei e sinceri, preoccupati più delle apparenze che della sostanza; i francesi insofferenti all'autorità, narcisisti e arroganti, dotati di senso estetico, interessati alla speculazione teorica più che all'esperienza, liberi nell'espressione delle emozioni; gli americani informali e spontanei, ingenui e poco creativi, di grande competenza tecnica, conformisti e subordinati, interessati ai valori dell'uguaglianza ma anche molto competitivi. "
La Rete
Il club è gestito da volontari che credono fondamentalmente in una cosa: facendo incontrare i viaggiatori con le persone del posto, e dando ai locali un’opportunità di incontrare persone provenienti da altre culture, si facilita la comprensione interculturale e si rafforza la pace nel mondo.
"Storia dello scambio di ospitalità
giovedì 27 settembre 2007
Il Progetto
Perfetti sconosciuti se non per un nickname, una e-mail, ragazzi e ragazze di passaggio, ospiti a casa mia. Persone normalissime in apparenza, ma che godono dello status di viaggiatori e ospiti. Voglio raccontare le loro storie, che sono anche le nostre, di una generazione che sta vivendo l'apice del low cost, figlia della globalizzazione e creatrice di una cultura internazionale. Partecipiamo alla nascita di nuovi valori, li stiamo riscoprendo e mettendo in comune. Vivere e raccontare una generazione che rappresenta la nuova frontiera dell'identità globale, basata non solo su rispetto e tolleranza, ma sull'apertura: la fiducia reciproca. Un mondo e una città, Roma, sempre più aperti , inevitabilmente. L'altra faccia del processo di globalizzazione.